18 marzo 2009

donne della provvidenza

Cari amici,
vi giro un'interessante ANSA.
Ringrazio Sergio Ferraiolo e Chiara Righetti, che me l'hanno segnalata.

Dimostra come appartenere alla maggioranza, oggi, non significhi necessariamente essere compagni di merende di Bricolo.

Mi auguro che questa capacita' di prendere le distanze dalla stupidita' crassa della Lega vada rafforzandosi.

L'esame del ddl sicurezza (a.c. 2180) dovrebbe proseguire oggi nelle commissioni riunite I e II della Camera.

Cordiali saluti
sergio briguglio


IMMIGRAZIONE:100 DEPUTATI PDL A BERLUSCONI,NON PORRE FIDUCIA MUSSOLINI,NORME INACCETTABILI PER BIMBI E MEDICI IN DL SICUREZZA (ANSA) - ROMA, 18 MAR - 100 deputati del Pdl, capitanati da Alessandra Mussolini, chiedono a Silvio Berlusconi di non porre la fiducia sul decreto sicurezza perchè l'introduzione del reato di clandestinità le norme riguardanti la denuncia dei clandestini da parte dei medici (ma, secondo i firmatari anche da parte degli insegnanti) sono "inaccettabili". "Sono convinta - dice la Mussolini - di poter contare sull'appoggio del presidente Fini".
"Ti chiediamo - si legge nella lettera inviata dalla Mussolini al premier - di non porre la fiducia" perchè in quel decreto "sono contenute norme a nostro giudizio inaccettabili e che necessitano di indispensabili correzioni". I parlamentari firmatari (nessuno dei quali è della Lega Nord) aggiungono d'esser certi che il premier si renderà conto "di come questo dettato legislativo vada contro i più elementari diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternità".
Nella lettera si respinge l'interpretazione secondo cui il provvedimento non obblighi i medici alla denuncia dei clandestini che si presentano in ospedale o nei centri di vaccinazione: "Non è così. Anzi, l'obbligo di denuncia potrà riguardare anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici". E ciò proprio a causa dell'introduzione in sede penale del reato di clandestinità: in caso di mancata denuncia, infatti, medici e insegnanti violerebbero gli art. 361 e 362 c.p., cioè "il reato di omessa denuncia da parte del pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio".
Sarebbe, sottolineano i firmatari della lettera, "una vera e propria trappola per bambini, da attirare con l'obbligo dell'istruzione, così da individuarli e colpirli proprio con la mano del medico o dell'educatore". E il risultato sarebbe escludere bambini e donne in gravidanza dai livelli educativi e sanitari, con rischi per tutti e un "regresso spaventoso in fatto di civiltà".
Solo se non sarà posta la fiducia, concludono, sarà possibile porre rimedio a quello che altrimenti sarebbe un "errore imperdonabile". A firmare, oltre alla Mussolini, sono tra gli altri Souad Sbai, Valentina Aprea, Mario Landolfi, Beatrice Lorenzin, Fiamma Nirenstein e Enrico Costa. (ANSA).

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